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I bianconeri espugnano ancora l'Olimpico a distanza di due settimane: 2-0 grazie ai gol dell'esordiente Caceres e di Trezeguet. Infortunio per Diego ("spero non sia nulla di grave"), ben sostituito da Giovinco. Non convalidato un gol di Mauri allo scadere del primo tempo

ROMA, 12 settembre 2009 - Il primo scontro al vertice della stagione (al fischio d'inizio Juve e Lazio guidano la classifica a quota 6, insieme alle genovesi) si conclude con la vittoria per 2-0 della Juve, che espugna nuovamente l'Olimpico a distanza di due settimane. I bianconeri staccano così le altre capolista, in attesa degli incontri di domani. Intanto hanno segnato per la diciannovesima gara consecutiva, interrompendo un'imperforabilità laziale che durava da 346 minuti.


formazioni — La Juventus torna a Roma rivoluzionata per cinque undicesimi: in difesa debuttano in maglia bianconera Caceres e l'eroe azzurro Grosso, con Legrottaglie che confina Cannavaro in panchina. A centrocampo tocca a Camoranesi al posto di Tiago, mentre in attacco Trezeguet è preferito a Iaquinta, in panca. Del Piero, che non era stato convocato perché non ancora al meglio, deve rimandare l'appuntamento con la gara n. 400 in serie A. La Lazio deve invece fare a meno, fra gli altri, di Zarate, fermato da una decisione del medico sociale. Al suo posto il prescelto per affiancare Cruz è Foggia, che però tiene tutti col fiato in sospeso sino al fischio d'inizio. Nel pre partita si scalda anche Meghni, ma alla fine l'ex cagliaritano ce la fa.


primo tempo — Parte a spron battuto la Lazio, che Ballardini vuole alta e spumeggiante. E Muslera e C. obbediscono, pressando la Juve fino a stordirla. Ritmo elevato e grande spinta offensiva: la Lazio per lunghi tratti schiaccia la Juve nella sua metà campo, collezionando una lunga serie di occasioni da rete, soprattutto con tiri da fuori. Tanto che a un certo Buffon perde le staffe con i suoi, naturalmente non senza aver sventato l'ennesima insidia. La prima palla-gol è di marca juventina: Trezeguet, servito da Amauri, conclude con un destro al volo che Muslera vola a deviare in angolo. Al 12' Legrottaglie è costretto ad anticipare di testa in extremis su Cruz, pescato da Foggia in profondità. Un minuto più tardi è Muslera a recuperare la posizione e a togliere un pallone dal sette, opponendosi poi a una conclusione ravvicinata di Trezeguet. Poi la Lazio dà l'impressione di potersi fare un sol boccone della gara: al 21' Kolarov è protagonista di una discesa travolgente, e Buffon devia in angolo un suo sinistro destinato al gol; al 28' ancora il numero 1 juventino salva su un destro improvviso di Baronio, e al 31' ancora il capitano bianconero devia di piede una punizione velenosa di Baronio.


L'intensità dei padroni di casa non concede tregua alla Juve, ma soprattutto il suo pressing alto impedisce alla Juve di verticalizzare la manovra, tagliando fuori dalla manovra quel Diego che avrebbe dovuto esserne il faro. Oltretutto il brasiliano non è al meglio, tanto che allo scadere del primo tempo resta a terra, soccorso dalla barella per un problema alla coscia destra, ed è sostituito da Giovinco. Al 47' la scena madre: punizione battuta da Kolarov, Mauri trova la via del gol dopo un batti e ribatti in area, ma Gervasoni aveva già fischiato, probabilmente per un fallo di Cruz. E così il primo tempo resta sullo 0-0. A fine gara è Diego stesso a spiegare l'infortunio: "Ho avvertito un dolore muscolare, spero non si tratti di nulla di grave, domani farò degli esami".


secondo tempo — La ripresa sembra non differenziarsi un granché dai primi 45': la Lazio fa la partita, la Juve cerca di agire di rimessa, ma non riesce a farsi pericolosa un po' perché la Lazio è molto attenta anche dietro, un po' perché non sempre il suo attacco sceglie le soluzioni migliori. I padroni di casa però non riescono a tradurre in occasioni da gol il loro predominio territoriale. E così le occasioni migliori nella ripresa sono bianconere: all'8' su un traversone di Grosso Amauri si tuffa e non ci arriva per un soffio, al 21' Giovinco cede a Trezeguet, che colpisce in girata e Muslera dice no, al 23' su azione di contropiede innescata dalla Formica Atomica Amauri prova un tiro dal limite che non insidia il portiere laziale, finchè, al 27', arriva il vantaggio della Juve, siglato dall'esordiente Caceres. La Lazio accusa il colpo, Ballardini manda in campo prima Inzaghi al posto di Dabo, poi Eliseu per uno stremato Foggia. Ma i padroni di casa hanno già dato il meglio, mentre la Juve si conferma squadra coriacea e inaffondabile. E implacabile sotto rete: cross di Giovinco, Muslera respinge su Amauri, Trezeguet ribadisce in gol a tempo abbondantemente scaduto. E poco importa che la Lazio l'abbia fatta a lungo soffrire: intanto la Juve aspetta da capolista solitaria le sfide di domani. Mentre martedì la aspetta la prima sfida Champions col Bordeaux.
Fonte: Gazzetta.it
Sintesi:




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